Il mio viaggio in Giordania è stato il viaggio delle prime volte: prima volta in Medio Oriente, prima partenza con un viaggio di gruppo, prima volta nel deserto.
Avevo aspettative altissime sulla Giordania che non solo sono state ripagate, ma direi che sono state superate! Quando leggevo i post di altri viaggiatori, che definivano la Giordania come un luogo affascinante, misterioso e magico abitato da un popolo estremamente caloroso e accogliente, pensavo che in parte fossero frasi fatti.
Credetemi, è davvero così. I paesaggi sono unici al mondo, la storia e la cultura di questo paese sono millenarie e i giordani faranno di tutto per aiutarti e farti sentire a casa… la Giordania mi è rimasta nel cuore, mi viene quasi un nodo in gola a parlarne!
Certo, il primo impatto con la capitale Amman è stato quasi scioccante all’inizio: per certi versi mi ha ricordato Atene, ma la situazione di traffico, incuria e degrado è molto, molto, molto più grave… la spazzatura abbandonata è ovunque, i palazzi sono decadenti, le strade sono intasate da auto che suonano clacson all’impazzata, tra i venditori ambulanti spesso si vedono anche bambini in età scolare… il Medio Oriente purtroppo è anche questo.
Però se aprite la vostra mente e il vostro cuore al popolo giordano, la gente vi ricambierà con così tanto calore e gentilezza che vi faranno dimenticare ogni disagio!
Io e una mia collega abbiamo deciso di partire con un viaggio di gruppo: ci piaceva l’idea di provare questa esperienza, e poi ci sentivamo più sicure essendo la prima volta in Medio Oriente per entrambe. Col senno di poi posso dirvi che organizzare un viaggio on the road in Giordania è molto più semplice del previsto e si può fare tranquillamente in autonomia: la wi-fi è presente in ogni hotel (anche se non sempre funziona bene), la gente anche quando non parla un buon inglese si fa comunque capire, e il Paese punta molto sul turismo e sull’accoglienza… non avrete alcun problema, insomma, se deciderete di girare da soli senza un tour operator alle spalle. L’unica nota negativa che ho notato è che, in caso di maltempo, i siti turistici non rispettano gli orari di apertura previsti e chiudono prima senza alcun preavviso. 🤔
Ecco quindi l’itinerario del il mio tour di una settimana in Giordania: per qualsiasi domanda o dubbio, lasciatemi pure un commento! 🐪
Tour di una settimana in Giordania: itinerario e tappe
Giorno 1: Amman
Partenza all’alba da Bologna con volo Ryanair per Amman. Prima esplorazione della capitale giordana tra Rainbow Street e i souk di Amman, provando spezie e prodotti locali.
Giorno 2: Amman – Jerash – Madaba (129 km)
Mattinata di visite ai siti archeologici di Amman: la Cittadella e il Teatro Romano. Pomeriggio a Jerash, per visitare le antiche rovine romane di Gerasa – purtroppo a causa del cattivo tempo e di alcuni imprevisti il nostro tour è stato molto veloce, mentre Jerash è bellissima e meriterebbe anche una giornata intera. Notte a Madaba.
Giorno 3: Madaba – Mar Morto – Little Petra – Petra (246 km)
Questa è stata sicuramente una delle giornate più stancanti! Sveglia di buon mattino per visitare la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Giorgio, che ospita un’importantissima mappa a mosaico della Palestina risalente al VI secolo – per il resto Madaba non mi ha colpita in maniera particolare, quindi vi consiglio di inserirla nel vostro itinerario solo se avete molto tempo. In tarda mattinata ci siamo spostati all’Amman Tourist Beach sul Mar Morto, dove abbiamo fatto il bagno (con le classiche foto galleggianti 🙂 ) e i fanghi. Partenza per Little Petra passando attraverso la Strada dei Re, uno dei tragitti più belli che abbia mai percorso, pieno di tornanti e di scorci mozzafiato – il paradiso dei motociclisti! Visita di Piccola Petra con trekking al tramonto insieme alla nostra guida Eid, cena tipica in cava beduina insieme a dei locali e poi la magia… Petra by Night. Assolutamente meraviglioso.
Giorno 4: Petra
Eccola qua, la giornata clou del mio viaggio in Giordania. Sveglia presto per raggiungere Eid a Little Petra, che ci accompagnerà in un bellissimo (e faticoso 😅) percorso di trekking da Piccola Petra al Monastero di Petra… una vera chicca: entriamo a Petra dall’alto del sito storico invece che dal Siq come fanno tutti… ci siamo goduti il silenzio e il paesaggio deserto prima di irrompere nel caos di Petra. Visita di Petra fino al tramonto… un luogo incredibilmente affascinante da vedere almeno una volta nella vita!
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Giorno 5: Petra – Wadi Rum (105 km)
Partenza per il deserto del Wadi Rum, dove ci accolgono i gestori del nostro campo tendato. Ci accompagnano tutto il giorno attraverso il deserto, prima in cammello e poi in jeep, mostrandoci i luoghi più iconici di questo affascinante deserto rosso. Dopo uno dei tramonti più belli della mia vita, tipico BBQ beduino con carne cotta sotto la sabbia, canti e balli. Serata di chiacchiere sotto le stelle in mezzo al deserto… pura magia.
Giorno 6: Wadi Rum – Aqaba (64 km)
Sveglia molto presto con la speranza di ammirare l’alba, ma ahimé il cielo era coperto! Dopo la colazione, partenza per Aqaba, situata sul Mar Rosso nel profondo sud della Giordania. Giusto il tempo di sistemarsi in hotel che partiamo per Berenice Beach, un beach club privato a soli 15 km dal confine con l’Arabia Saudita. Giornata in spiaggia a goderci il sole (a febbraio!) con annessa gita in barca – l’escursione prevedeva anche una sessione di snorkeling per ammirare i tesori marini di Aqaba, ma purtroppo il vento era troppo forte e non è stato possibile immergerci per motivi di sicurezza. In compenso il capitano al ritorno ci ha lasciati a Tala Bay, dove ci sono una spiaggia e dei resort turistici degni di Dubai. Rientro a Berenice Beach per una birra giordana al tramonto e cena ad Aqaba.
Giorno 7: Aqaba – Castello di Kerak – Monte Nebo – Amman (390 km)
Partenza da Aqaba per tornare verso Amman, oltre 300 chilometri di guida intervallati da villaggi semi abbandonati, paesaggi mozzafiato, pecore, cammelli e campi di rifugiati. Sosta al Castello di Kerak, fortezza crociata risalente al XII secolo, e al Monte Nebo, da cui Mosè vide la Terrasanta. Ultima serata lungo Rainbow Street ad Amman.
Giorno 8: Amman
Partenza per Bologna con volo Ryanair in tarda mattinata.
Tour di una settimana in Giordania: dove dormire
La Giordania è un Paese che punta molto sul turismo, e grazie anche ai voli low-cost approdati ad Amman negli ultimi anni, stiamo assistendo a un vero e proprio boom di partenze verso questa terra. Non sarà difficile, quindi, trovare un posto per dormire adatto alle vostre tasche. Quello che però dovete sapere è che gli standard qualitativi non sono paragonabili a quelli occidentali, perciò anche negli hotel di media categoria la pulizia degli ambienti potrebbe essere approssimativa, la wi-fi ballerina, oppure l’acqua calda potrebbe non essere sempre disponibile. Ci vuole un po’ di spirito di adattamento insomma, d’altronde la Giordania è un Paese ancora in via di sviluppo sotto molti aspetti!
Di seguito vi elenco gli hotel in cui abbiamo dormito con il nostro gruppo e il relativo prezzo a persona:
Amman: Olive Hotel *** (17 JOD/21 € a notte, posizione defilata rispetto a Rainbow Street e alle principali attrazioni di Amman, mini appartamento per 4 persone con cucinotto, 2 camere da letto e 2 bagni, colazione inclusa)
Madaba: Saint John Hotel *** (21 JOD/26 € a notte, posizione centralissima a pochi passi dalla Chiesa di San Giorgio, camera doppia con bagno privato, colazione inclusa, bellissima vista su Madaba dallo skybar)
Wadi Musa/Petra: Peace Way Hotel ** (23 JOD/29 € a notte, posizione centrale a Wadi Musa e a circa 15 minuti a piedi dal Visitor Center di Petra, camera doppia con bagno privato, colazione inclusa)
Wadi Rum: Beyond Wadi Rum Camp (16 JOD/20 € a notte, tenda spaziosa con letto matrimoniale e stufa per riscaldarsi, bagno in comune, colazione inclusa, possibilità di pranzare/cenare in loco con pasti a buffet e BBQ beduino con carne cotta sotto la sabbia, ed escursioni nel deserto in cammello, jeep 4×4, ecc.)
Aqaba: Dweik Hotel 3 **** (23 JOD/29 € a notte, posizione centrale nel cuore di Aqaba, camera con 4 letti singoli e bagno privato e mini terrazza, colazione inclusa, possibilità di prenotare alla reception il pick up per Berenice Beach)
Tour di una settimana in Giordania: cosa comprare
La Giordania è un Paese dalla lunga tradizione nel campo dell’artigianato. Invece di portare a casa i classici souvenir come calamite o portachiavi, potreste prendere in considerazione l’idea di acquistare prodotti dell’artigianato locale, sicuramente più originali ed etici. Mentre esplorate i souk e le strade di Amman o di Petra, andate alla ricerca di tappeti e borsette ricamate, gioielli in argento, la kefiah tradizionale bianca e rossa indossata dai beduini, saponi, prodotti di bellezza… la scelta è davvero vastissima e i prezzi sono accessibili, tanto più se siete abili nell’arte della contrattazione. 😉
Io per esempio mi sono buttata su alcuni piccoli ciondoli in argento lavorati a mano a forma di dromedario (troppo carini!) e un visibilio di creme e maschere a base di sali e fanghi del Mar Morto… se però anche voi viaggiate con lo spostapoveri Ryanair, il bagaglio in stiva non sarà incluso nella prenotazione e trasportare tutti gli acquisti nel bagaglio a mano potrebbe essere un problema. La soluzione migliore per conciliare shopping, risparmio e praticità (chi è che vuole trascinarsi dietro uno zainone pesante in un viaggio itinerante?) potrebbe essere quella di spedire un pacco con corriere espresso, come BRT DPD attraverso Packlink, piattaforma che offre la possibilità di confrontare tempistiche, tariffe e servizi di vari corrieri a prezzi scontati.
Tour di una settimana in Giordania: sicurezza
La questione della sicurezza in Giordania credo sia uno degli argomenti che più interessano chi sente parlare per la prima volta di questo Paese. D’altronde io stessa, dopo aver prenotato il viaggio, mi sono sentita chiedere spesso e volentieri “ma davvero vai laggiù? ma non è pericolosa la Giordania?“, seguita da facce sconvolte e preoccupate.
In realtà, nonostante la posizione vicina a vari Paesi in tumulto, la Giordania è un luogo pacifico con una lunga tradizione di solidarietà e accoglienza. Anche la Farnesina stessa sul sito web la definisce “un elemento di stabilità all’interno di una regione particolarmente instabile“. La sicurezza di locali e stranieri è una priorità in Giordania, infatti lungo le strade del Paese troverete molti check-point militari e la polizia turistica è presente presso tutti i maggiori siti archeologici. Molti hotel di categoria, inoltre, all’entrata hanno il metal detector come in aeroporto (anche se noi, onestamente, non lo abbiamo mai visto in uso). Tutto queste misure di sicurezza sono messe in atto a causa della delicata posizione geografica ma, per quella che è la mia esperienza, non c’è stato un solo momento durante il viaggio in cui mi sia sentita in pericolo.
Tour di una settimana in Giordania: info utili e consigli
Muoversi in Giordania
Come vi ho già accennato, il mio era un viaggio di gruppo on the road, quindi il tour operator ha prenotato per noi delle auto presso l’autonoleggio Avis. Credo che l’auto a noleggio sia il modo migliore per spostarsi in Giordania: si guida sulla destra come da noi, le strade extra urbane sono tendenzialmente ben tenute e senza traffico, e viaggiare tra quei paesaggi desertici, valli e montagne è una gioia per gli occhi. All’interno di Amman, invece, fate molta attenzione perché il traffico è pazzesco e praticamente non esistono leggi. 😅 Per guidare in Giordania con l’auto a noleggio basta la patente di guida italiana. Cercate di fare rifornimento ogni volta che potete, perché le stazioni di servizio non sono così frequenti, specialmente lungo la Strada dei Re e la Strada del Mar Morto. Attenzione inoltre agli autovelox (ci sono sia fissi che mobili), ai dossi non segnalati e ai posti di blocco militari: non preoccupatevi, quando vedranno che siete turisti vi chiederanno solo il contratto del noleggio auto e ci scapperà qualche battuta sull’Italia, niente di più! 😉
Se non ve la sentite di noleggiare un’auto e guidare in Giordania, esiste anche la possibilità di contrattare un tour ad hoc con autista privato (per maggiori informazioni vi consiglio di contattare direttamente la struttura in cui alloggerete, sono sicura che potranno suggerirvi un autista fidato), oppure potete spostarvi con gli autobus turistici della JETT. Non li ho provati personalmente, ma dalle recensioni online sembrano abbastanza affidabili e oltre al normale servizio di linea offrono tour giornalieri verso i principali siti archeologici con partenza da Amman e Aqaba.
Quale periodo scegliere per un viaggio in Giordania
Io ho viaggiato a metà febbraio, che onestamente non era tra i periodi più consigliati per visitare la Giordania. In effetti la Giordania durante il periodo invernale è soggetta a inondazioni improvvise, come è successo lo scorso novembre 2018 a Petra. Noi però siamo stati abbastanza fortunati: abbiamo trovato pioggia molto intensa il secondo giorno tra Amman e Jerash, ma nel complesso il tempo è stato buono e anzi, a Petra, Aqaba e nel Wadi Rum faceva già molto caldo durante la giornata.
Di contro in estate fa ovviamente caldissimo, credo ai limiti del sopportabile. Come per molti Paesi del Medio Oriente, quindi, il periodo migliore per visitare la Giordania sono sicuramente le mezze stagioni: marzo/aprile/maggio e settembre/ottobre. Detto questo, il tempo è estremamente variabile e sono sicura che riuscirete a vivere il meglio di questo magico Paese in qualsiasi mese dell’anno! 🙂
Documenti necessari e Jordan Pass
Per viaggiare in Giordania è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi dal momento di ingresso nel Paese. Inoltre è necessario il visto di ingresso, che può essere chiesto anche direttamente all’arrivo presso l’aeroporto al costo di 40 JOD/50 euro. Per i turisti che rimangono in Giordania almeno tre notti, consiglio caldamente l’acquisto del Jordan Pass, un pacchetto che include visto + accesso gratuito a oltre 40 siti turistici del Paese (Petra, Jerash, Wadi Rum, la Cittadella di Amman, il Castello di Kerak e molto altro). Il costo varia a seconda di quanti giorni deciderete di dedicare a Petra (1 giorno = 70 JOD/88 euro, 2 giorni = 75 JOD/94 euro, 3 giorni = 80 JOD/100 euro), per maggiori informazioni vi rimando al sito ufficiale.
N.B.: lo spettacolo di Petra by Night non è incluso nel Jordan Pass e si paga a parte.
E VOI SIETE MAI STATI IN GIORDANIA? CHE GIRO AVETE FATTO?
NE SIETE RIMASTI AFFASCINATI TANTO QUANTO ME?
QUALI ALTRI PAESI IN MEDIO ORIENTE AVETE VISITATO?
FATEMI SAPERE NEI COMMENTI!
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Ottimo suggerimento! Stavo giusto pensando a dove andare il prossimo autunno e questo articolo mi ha illuminato. Non avevo preso in considerazione questo Paese proprio per la sicurezza – già come hai scritto te – ma ne sono affascinanto da tempo. Spero sia arrivato il momento giusto
Io non posso far altro che consigliartelo, mi sono sempre sentita super sicura anche la notte! Eravamo in gruppo, ma comunque non si sono mai create situazioni spiacevoli coi locali… anzi! E’ bellissimo, te ne innamorerai.